sabato 1 marzo 2014

favolate-1



La Sirenetta.


C’era una volta la Sirenetta. Se camminava non poteva cantare, se cantava non poteva ascoltare, se s’innamorava non poteva abbracciare, se abbracciava non si poteva innamorare.
Ora la Sirenetta ha appena finito di nuotare una vasca dopo l’altra e si è seduta sul bordo issandosi sugli avambracci e ha i capelli bagnati. Immaginatevela di spalle per favore, non gradirebbe in questo momento di essere guardata in faccia. Si osserva le ginocchia e pensa  “questi qua sotto non sono né pinne né piedi”, come le persone che nuotano e cantano o camminano e ascoltano amano e abbracciano non sono altro che persone. E lei è sul bordo, non canta e non ascolta, ma vorrebbe innamorarsi, anzi crede di essere già innamorata, si volta appena e vede il trampolino: del trampolino sì, potrebbe innamorarsi, in fondo quando è nell’acqua desidera sempre di fare la trapezista. Se quando ho i piedi non posso cantare che perlomeno cantino i miei piedi sulla fune, che cantino le persone il loro grido; io intanto sarò caduta e già non potrò più ascoltare. 



























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