Granita con panna, con voluttà da ritardataria: voglio affondare in Tardi e in panna, e in panne. Bicicletta rubata, di nuovo, e sono in ritardo a Tedesco. Ti ricordi la signora con il barboncino bianco che incontravamo tutte le mattine per andare a scuola? “anche stamani in ritardo, ma non vi suona mai la sveglia?”. Quella volta che c’era la gita sul Falterona e ce ne dimenticammo. E’ buona la panna. Mi comprasti un libro che parlava di Venezia e di un gatto, e mi portasti con te al lavoro. Invece ieri eravamo in anticipo, i primi di tutti i parenti, e la barzelletta Yiddisch che non riuscivi a finire di raccontarmi.
Stavolta aggirarmi per la rastrelliera e non trovare più la bici che ci avevo lasciato la sera prima non è stato neanche spaesamento. Mi è sembrato un fatto naturale: a pensarci bene, in quest’anno e mezzo da quando l’avevo comprata non l’avevo mai ritrovata. Mando un messaggio per avvertire, e vado a piedi, così finisco per essere in anticipo sul ritardo: panna, ribadisco.
Airone invece, la mia bici storica del liceo, l’ultima volta che l’ho vista stava appollaiata su un marciapiede sulla riva dell’Arno, su un pedale, al parco dell’Anconella, una mattina molto presto il primo giorno di marzo. Con nebbia e sole che giocavano a incresparsi, e me che ho preso appena il tempo di un caffè, senza chiederlo. Una mattina che mi pareva che il mondo crollasse e avevo una ragione solo piccola, solo una piccola ragione e neanche un accendino.
La bici nuova è vecchia, ed è gialla “lemon e soda”, manubrio basso quasi da corsa, un’occasione. Mi piega a un’andatura ancora più ingobbita della mia solita, e per questo l’amo già.
Airone, che G. chiamava Diotima, ma a me non è mai riuscito. Che quando me la legarono per sbaglio con un lucchetto non mio, mi misi a pensare attentamente a cosa potevo fare: ricostruii che l’avevo slegata e lasciata paradossalmente senza catena, e scesi di nuovo a legarla. Pensavo che se l’avessi fatto sarebbe stata libera entro la sera, e così è stato. Forse lo sarebbe stata comunque, ma chi lo sa.
Si perdono anche le biciclette che non si sono mai avute.